Molti lamentano gli effetti di una crisi che non
è solo economica e finanziaria. Eppure, come mostra
la storia delle civiltà, è
proprio durante le crisi che emergono le virtù, le idee e i grandi propositi che
danno vita a nuovi progetti di sviluppo.
A tal proposito Albert Einstein ha scritto: “La
crisi può essere una vera benedizione per ogni uomo e
per ogni nazione, perché
tutte le crisi portano progressi. La creatività nasce dalle difficoltà, come il
giorno nasce dalla notte oscura. È dalla crisi che scaturiscono inventiva,
scoperte e grandi strategie.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere
superato.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti, inibisce il proprio
talento e dà più valore ai problemi che
alle soluzioni. Senza crisi non c’è
sfida, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi
non c’è
merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi ogni
vento è una
carezza”.
Per questo, esorta Einstein, “Lavoriamo duro. Finiamola
una volta per tutte con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non
voler lottare per superarla”.
La crisi può essere uno stimolo forte a tutte quella attività produttive che finora hanno coperto solo il
mercato interno. Ora che i consumi nazionali stanno calando, le nostre imprese saranno costrette a
entrare nel mercato internazionale, incrementando la produzione e migliorando il rapporto tra qualità
e prezzo.
Bisogna infatti considerare che la “crisi”
riguarda in particolare l’Europa e gli Stati Uniti, mentre tutti
gli altri
paesi, come Cina, India, Brasile, Russia, Polonia, Corea del Sud, ecc., sono in
una fase di
sviluppo impetuoso.
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